IL SITO E’ IN FASE DI COSTRUZIONE
Il lavoro di FRANCO GERVASIO integra da sempre teatro e artivisive.
ISTRUZIONE
Si è diplomato a Torino al Liceo Artistico e alla scuola di Arti Grafiche e Fotografiche.
Laureato in regia con Luigi Squarzina, al DAMS di Bologna con 110 lode/110.
Diploma di musica all’Orff Insitut di Salisburgo.
Corsi di mimo e teatro corporeo con Alessandra Galante Garrone, Pierre Biland e Jaques Lecoq alla Scuola di teatro di Bologna e all’Ecole de Théâtre di Lecoq a Parigi.
Corso di management dei progetti culturali, Unione Europea, Salisburgo.
TEATRO, RADIO, TELEVISIONE
La sua formazione teatrale si sviluppa nei maggiori teatri italiani e a Parigi, al fianco di Antoine Vitez, al Théâtre National de Chaillot, dove vive per otto anni.
In quegli anni gli viene affidato lo spettacolo Orgie di Pasolini per il Festival d’Automne, spettacolo che aveva precedentemente avuto a Torino la regia di Mario Missiroli.
Come regista è cresciuto al Teatro Stabile di Torino, accanto ad Aldo Trionfo, Dario Fo, Ugo Gregoretti, Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi e Mario Missiroli. Con quest’ultimo ha lavorato più assiduamente, diventando prima suo assistente poi aiuto, fino al debutto come regista.
Tra il 1980 e il 1986 vive e lavora a Parigi. Antoine Vitez lo chiama accanto a sé per le sue produzioni e per l’attività didattica dell’Ecole de Théâtre de Chaillot da lui creata e diretta.
Durante gli anni ’80 e ’90 lavora inoltre come autore e regista per la prosa radiofonica per Radiouno.
Negli anni seguenti, l’attività di regista di teatro e opera lirica, radio e televisione si sviluppa, oltre che in Italia, a Parigi, Tokyo, Copenhagen.
Tra le tante opere di repertorio allestite: Rigoletto, Carmen, Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly, La Traviata e altre, nel 2005 vanno in scena al Maggio Musicale Fiorentino, al Teatro Verdi di Trieste e al Teatro di Lubiana “Pigmalione” di Donizetti e “La Canterina” di Haydn.
La sua carriera artistica in teatro è spesso unita a quella gestionale.
Ha diretto:
- il Teatro Godetti di Torino con le prime stagioni sperimentali delle “Cooperative” a fine anni ’70;
- il Festival Internazionale di Teatro Ragazzi a Muggia (TS) a fine anni ’70 – inizio ‘80, luogo di sperimentazione e collaudo per il teatro di ricerca e il “terzo teatro” che animava in quegli anni, trasformandola, la scena italiana;
- il Festival Teatro e Città di Trieste, voluto dalla Provincia di Trieste, creato e gestito, mettendo per la prima volta in partnership tra loro le istituzioni culturali e politiche di un territorio politicamente e socialmente travagliato: Teatro dell’Opera, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro Stabile Sloveno, Rai, Conservatorio, Regione, Provincia, Comune, sulla base di un progetto di collaborazione teso ad un risultato culturale ed economico di comune interesse.
- il Teatro Municipale di Casale Monferrato, dal 1990 al 1999 (vedi nota descrittiva successiva);
- la Stagione Teatrale Comunale di Varese con le stagioni di prosa, nuovi percorsi e musicale;
- la sezione Prima del Teatro per il Festival AstiTeatro a fine anni ’90, con un programma di spettacoli teatrali, di danza e di musica della tradizione popolare;
- il Teatro Petruzzelli di Bari dal 2002 al 2004 (vedi nota descrittiva successiva);
- il Festival di Todi, come direttore artistico e organizzativo nel 2005, nella fase di passaggio tra due difficili gestioni.
Ha ricoperto ruoli di responsabilità e consulenza:
- Dal 1991 al 2000 ha fatto parte dell’ITEM, organismo europeo per la ricerca e la produzione tra istituzioni e professionisti europei, partecipando tra l’altro attivamente ai meeting di Budapest, Siviglia, Rotterdham, Praga, Parigi, Bruxelles, ecc.
- Ha rappresentato il Teatro Comunale di Bologna in Opera Europa, network di teatri e professionisti.
- E’ stato nominato presidente della sezione Teatri Municipali, in seno all’ANET/AGIS dal 1994 al 1997.
- Per l’ERT/Emilia Romagna Teatro è stato Consigliere d’Amministrazione, nominato dalla Regione per un mandato.
- E’ stato vicepresidente dell’Istituto del Teatro del Mediterraneo presieduto da Pedrag Matvejević dal 1997 al 2004.
- Ha riaperto e diretto l’Accademia Antoniana di Bologna con un progetto internazionale di formazione per attori di teatro, cinema e televisione, con esame di recitazione in inglese, in collaborazione con: Guildhall school of Music and Drama di Londra, il Cour Florent – Ecole de formation professionelle d’acteur, di Parigi, ottenendo il finanziamento del Fondo Sociale Europeo.
Si è specializzato nei progetti di recupero, di fattibilità e di gestione, riportando o contribuendo a riportare in vita con un team di architetti ed esperti di acustica e scenotecnica, teatri storici e moderni in molte città italiane:
- Milano (progetto per il Teatro Lirico e per il Teatro degli Olivetani)
- Bologna (Teatro Manzoni e Teatro delle Celebrazioni)
- Palermo (Teatro Garibaldi)
- Bari (Teatro Petruzzelli)
- Alba (Teatro Sociale)
- Ivrea (Teatro Giacosa)
- Varese (progetto per l’edificazione di un nuovo teatro)
- Asti (Teatro Alfieri)
- Sarzana (Teatro degli Impavidi).
Riapre nel 1990 il Teatro Municipale di Casale Monferrato che dirigerà per quasi dieci anni, facendolo diventare da subito una vera e propria “casa di artisti”. Sono ospitate con continuità prove e debutti in prima nazionale di molte importanti compagnie italiane tra cui quelle di Gabriele Lavia, di Glauco Mauri, di Ottavia Piccolo, di Giorgio Albertazzi.
Numerosi musicisti e danzatori internazionali allestiscono performances in esclusiva per quel teatro, da Terry Riley a Carolin Carlson a Paolo Conte a Franco Battiato.
Si alternano nell’arco della stagione spettacoli di compagnie primarie e di compagnie di ricerca, tra cui spiccano alcune compagnie di danza: Sosta Palmizi, Caterina Sagna, Roberto Castello.
Nei suoi spettacoli, realizzati come regista, autore e scenografo, hanno lavorato Vittorio Gassman nello show Brindisi per un teatro, Walter Chiari in diverse produzioni del Teatro Stabile di Torino, Ottavia Piccolo, Andrea Giordana nella produzione per Bologna Capitale della Cultura, Paola Pitagora al Festival di Benevento, Veronica Pivetti per “Torino Notte di Stelle” in occasione dell’assegnazione delle Olimpiadi invernali, Cochi Ponzoni e molti altri autorevoli attori.
I danzatori Daniel Ezralow, David Parsons, Luciana Savignano e i cantanti Angelo Branduardi, Riccardo Cocciante, Patti Pravo, hanno preso parte alle creazioni teatrali e televisive dalle piazze d’Italia, per Raiuno.
Durante gli anni novanta, fino al 2006 lavora con continuità per la Rai, sia per la radio che per la TV e con la produzione Vittoria Cappelli srl, gestisce, oltre al già citato “Torino Notte di Stelle”, “Il Miracolo della fratellanza” per Bologna Capitale Europea della Cultura 2000, e altri progetti di spettacoli dal vivo in diretta TV.
Dal 2002 al 2004 dirige il Teatro Petruzzelli di Bari con l’incarico di ricostruire le stagioni lirica e concertistica, di recuperare le maestranze artistiche e tecniche, di avviare i lavori di recupero del teatro ricucendo il rapporto tra la famiglia proprietaria del teatro, il Comune e il Ministero del Turismo e Spettacolo che aveva già assegnato il finanziamento per buona parte dei lavori e nuovamente finanziato le attività per la stagione che era in corso di programmazione da parte del nuovo direttore.
Dal 1998 al 2002 è Assistente del Sovrintendente al Teatro Comunale di Bologna con la mansione di organizzare le tournées in Giappone e di costruire e mantenere il collegamento operativo tra direzione artistica e sovrintendenza (vedi nota dettagliata).
Negli anni bolognesi, tra il 2002 e il 2005, allestisce due soettacoli al Teatro Duse con Giorgio Comaschi e scrive e mette in scena “Eden Cafè Chantant” prodotto da Nuova Scena all’Arena del Sole. Storia, canzoni , musiche del locale bolognese travolto e scomparso durante la prima guerra mondiale, insieme a molti dei suoi frequentatori, con sullo sfondo la drammatica corrispondenza tra i soldati al fronte e i loro familiari.
Ha presentato alla Biennale di Venezia 2009 lo spettacolo “Monsieur Goldoni”, drammaturgia di Pietro Favari, con musiche originali composte da Paolo Conte ed eseguite in scena.
Nello stesso anno, sempre per la Biennale Teatro diretta da Maurizio Scaparro, in coproduzione con l’Istanbul Museum of Modern Arts e Laleli Unversitesi di istanbul, va in scena la performance “Dreaming G”: prima ad Istanbul e poi all’Arsenale di Venezia.
Lavora al progetto “Teatro del Mondo”, raccogliendo storie di immigrazioni che lo portano ad allestire per il Festival di Spoleto “Fratelli d’Italia?”, recensito da l’Osservatore Romano come capostipite degli spettacoli civili sul tema dell’immigrazione. In scena, sette immigrati, dopo un work-shop di due mesi, raccontano le loro storie e la loro vicenda umana, immersi in una scenografia costituita da un fluire continuo di immagini fotografiche, dipinti, luci. Tutte opere espressamente realizzate per la performance.
Ancora con la drammaturgia di Pietro Favari ha messo in scena nel febbraio 2016 il testo CRISTO CLANDESTINO al Teatro Spazio Uno di Manuela Morosini a Roma, ripreso nel mese di maggio. Il teatro è un geniale esempio di trasformazione di un deposito per carrozze in sala teatrale, nel quartiere di Trastevere, ad opera della Morosini e dell’architetto scenografo Enrico Job.
Ha collaborato e collabora saltuariamente con alcuni quotidiani (Il Piccolo di Trieste, l’Unità, l’Osservatore Romano) e riviste (Prima Fila, Hystrio, Sipario) scrivendo di teatro, di gestione culturale, di economia della cultura e con interviste ad attori, musicisti, registi e artisti visivi.
Ha svolto attività di docente come professionista ospite presso le università di Bologna/Master Dams, Torino/Economia e Commercio, Istanbul/Laleli Universitesi, Istanbul/Yeditepe University (vedi descrizioni dettagliate nell’elenco attività).
ARTI VISIVE
Sul versante delle arti visive, presenta a vent’anni con successo il proprio lavoro, scelto come promettente giovane artista. L’incapacità di privarsi delle proprie opere che durante la personale sono state vendute, lo fa decidere a non allestire più mostre. Continua però con assiduità a dipingere e a fotografare esplorando i mondi del colore e della luce.
Senza più volerne dare alcun risalto pubblico, sceglie di finalizzare i risultati delle sue sperimentazioni alla scena. La ricerca si focalizza sugli effetti della luce sul colore nel paesaggio. Allestisce, con una compagnia che fonda con alcuni amici, tre spettacoli dove la scenografia è costituita dalle proiezioni di dipinti e filmati.
Partecipa a vari concorsi di pittura e fotografia, ottenendo premi e riconoscimenti.
Intanto, nel corso degli anni, nel suo studio si accumulano tele, anche di grandi dimensioni, carte, fotografie, appunti, disegni e le prime sculture di neon. Continua a declinare gli inviti che gli sono rivolti da galleristi e da altre persone del mondo dell’arte. Frequenta regolarmente gallerie, mostre d’arte contemporanea e aste in giro per l’Europa anche come advisor per alcuni collezionisti.
Sarà solo nel 2007, la determinazione del curatore e critico turco Ahmet Gören, docente di fotografia e pittura all’Università di Istanbul, insieme alla decisa volontà del gallerista Dagan Ôsil, a convincerlo ad allestire la personale “Lights in Landscapes”, antologica propostagli dal curatore, dopo aver assistito alla performance Dreaming G, realizzata all’Istanbul Modern Museum of Modern Art, in cui 30 tra attori, danzatori, musicisti e cantanti d’opera italiani e turchi, agivano in una dinamica scenografia di fotografie e dipinti.
Viene invitato a realizzare un’istallazione luminosa a Torino per l’edizione 2008 di LUCI D’ARTISTA con il progetto IL FUTURO HA BUONA MEMORIA, allestito all’Arsenale della Pace.
Tra le mostre e le partecipazioni più importanti (vedi elenco completo), ricordiamo inoltre per il Salone del Mobile/FuoriSalone 2012 al Superstudio di Milano, dove ha animato la performance prodotta da Henkel “DixEAN Revolution” durante la quale ha eseguito tre pitture dal vivo con il coinvolgimento degli spettatori e degli allievi della Scuola Politecnica di Design di Milano.
A partecipato all’EXPO MILANO 2015 con alcune opere esposte a Palazzo Giureconsulti nella Mostra “L’arte e il tempo” a cura di Giammarco Puntelli, catalogo Mondadori.
Sempre a cura di Giammarco Puntelli, ha realizzato l’installazione site specific ”From the ground to the sky” per la Biennale di Massa 2015 e la personale antologica nel museo Casa del Mantenga di Mantova “The soul of the landscape/how will be the future?” con sessanta opere esposte tra dipinti, fotografie e sculture di neon.
Su invito della Galleria Valore Studio d’Arte ha presentato ad Art Verona 2015 l’installazione site specific e la performance “LANDSCAPE THEATER©” in cui nove sculture di neon sono montate sul cielo di una struttura dalle misure auree, con musiche e racconti dal vivo sul tema della Stella Polare, guida del cammino.
Il suo lavoro fotografico si focalizza sul tema che è stato definito dal curatore Hamet Gören Urbanscape; in esso coglie aspetti e particolari inconsueti delle città di notte: luci, presenze, riflessi, ombre.
A Istanbul, New York, Berlino, Hong Kong, Parigi, Milano e in molte altre città, ha percorso le strade di notte con l’apparecchio fotografico in mano per fissare le forme e i colori della luce.
Con la fotografia, che stampa in soli tre esemplari con procedimento giclée fine arts, ha in corso la realizzazione di alcuni libri d’artista.
Lights in landscapes è invece il tema del suo lavoro pittorico.
E’ una visione del paesaggio diurno della campagna, colto nel suo manifestarsi attraverso la luce e i colori. I riflessi e le fonti luminose della natura, vengono dipinti sulla tela grazie ad un dinamico gesto cromatico.
Il suo lavoro pittorico si concretizza inoltre nella ceramica con un suo personale stile, su invito della Fabbrica Ceramiche Giuseppe Mazzotti 1903 di Albisola, con Claudio Manfredi e Tullio Mazzotti. Laboratorio che ha visto passare tutti gli artisti del novecento, da Fontana a Karel Appel e molti altri.
Da alcuni anni il suo lavoro si è focalizzato sulla scultura di tubi in pasta di vetro colorata che diventano neon luminescenti. La sua ricerca nel dare forme concrete e tridimensionali alla luce lo ha condotto a produrre i Lightlands, così battezzati dalla curatrice Ilaria Bignotti, ottenendo nuovi risultati estetici e formali.
Le sue opere sono presso collezionisti italiani e stranieri e nei musei: Tel Aviv Museum of Art, MAHJ Musée d’Art et Histoire du Judaïsme, Museu de Historia de los Judìos di Girona, Comune di Massa per il costituendo Museo d’Arte di Massa, la Casa del Mantenga di Mantova e in altre sedi museali.
Lavora con Valmore Studio d’Arte, la Galleria Colossi Arte Contemporanea, la IAGA Gallery di Klush Napoca (RO), la Gallerie Vintage di Parigi, con la Art-Ist Gallery di Istanbul, Ankara e Berlino.
Si sta definendo una collaborazione con un network di gallerie a New York, Los Angeles, San Francisco.
Ha curato il tessile per BVLGARI (foulards, sciarpe, stole, cravatte) con la stilista Laura Strambi, per alcune stagioni.
HANNO SCRITTO
Per il teatro:
Rita Cirio Guido Davico Bonino, Roberto de Monticelli, Antonio Fiore, Luigi Firpo, Maria Grazia Gregori, Osvaldo Guerrieri, Carlo Maria Pensa, Domenico Rigotti, Ugo Ronfani, Ugo Volli e altri
Per l’arte visiva:
Ilaria Bignotti, Anna Luisa Caffarelli, Pietro Favari, Hamet kamil Gören, Emilio Isgrò, Giammarco Puntelli, Arturo Schwarz, Alessandro Ubertis, Riccardo Zelatore e altri.
PUBBLICAZIONI (in ambito arte visiva)
AA.vv. LIGHTS IN LANDSCAPE catalogo mostra di Istanbul, Ankara, Berlino
Ed. Galery Art-Ist, Istanbul
AA.vv. THE ITALIAN WAVE catalogo mostra JAGA International Art Gallery
Ed. Jaga, Klush Napoca
AA.vv. L’ARTE E IL TEMPO catalogo mostra EXPO MILANO 2015
Ed. Giorgio Mondadori, Milano
AA. vv. PERSONALI, FRANCO GERVASIO catalogo della Biennale del Veneto
Ed. Spira, Padova
AA.vv. LA SPIRITUALITÁ NELL’ARTE catalogo mostra omonima in Assisi, Gubbio, Gualdo Tadino
Ed. Aion Arte, Spoleto
Emilio Isgrò PER FRANCO GERVASIO plaquette numerata, catalogo mostra Spazio Yoj
Ed. spazio yoj, Milano
Franco Gervasio NOSTRA LUCE
Ed. La Felitrinelli
Franco Gervasio VERSO LA LUCE plaquette numerata, catalogo mostra Spazio Yoj
Ed. spazio yoj, Milano
PUBBLICAZIONI (in ambito spettacolo)
Onde evitare un troppo lungo elenco, si rimanda ai programmi di sala e ai saggi pubblicati sui rispettivi spettacoli.
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